IL 42° PARALLELO: l'America all'inizio del Ventesimo secolo di JONHN DOS PASSOS

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il Poeta 1
00lunedì 14 settembre 2009 22:25
IL 42° PARALLELO: l'America all'inizio del Ventesimo secolo di JONHN DOS PASSOS

<... è colpa della miseria e la miseria è colpa del sistema... Il solo che guadagna qualcosa dal capitalismo è chi truffa e arriva a farsi milionario in poco tempo... Un lavoratore onesto può lavorare cent'anni e non lasciare abbastanza per pagare una sepoltura decente.> < È il sistema, John, è questo lurido dannato sistema.>

- La prima cosa zio Tim compose sulla nuova linotype, la frase: “ Lavoratori di tutto il mondo, unitevi: non avete altro da perdere che le catene”. Preparò persino un programmetto firmato “Un Cittadino”, titolo “ Una viva protesta”... è tempo che tutti gli uomini onesti si radunino per resistere ai guasti del privilegio ingordo”...

Dovette chiedere il fallimento a causa del potere!

< Io non sono un capopartito di lavoratori. Io non voglio che voi seguiate me o chiunque altro. Se voi sperate in un Mosè che vi conduca fuori dal deserto capitalista, resterete lì dove siete... Finché c'è una classe inferiore io vi appartengo, finché c'è una classe criminale io vi appartengo, finché c'è un anima in prigione io non sono libero.>

-... < O Religione quanti delitti si commettono in tuo nome! Io, come io, sono agnostico...
Do forse la colpa a lei, io? No, la do al sistema... Anche se il cuore è in cenere e polvere, l'aspetto esteriore dev'essere allegro e cordiale.>-

- Mac, il mattino dopo si alzo abbacchiato. E così, si vendeva. Radendosi nel bagno, si fissò nella specchio e disse quasi a voce alta: < Bastardo, ti vendi ai porci fottuti>.
Un internazionale non dovrebbe aver né mogli né figli, almeno fin dopo la rivoluzione.>

- Quando Maise andò all'ospedale per partorire... dovettero mettere una seconda ipoteca sulla casetta per pagare la nota del dottore.-

– < Che cos'è questa civiltà, questa democrazia, che i padroni chiedono a voi, lavoratori, di sacrificare la vita per salvare; che cosa significa per voi se non schiavitù, che cos'è...?>

Un libro che val la pena di leggere per la prefazione del traduttore, Cesare Pavesi:
- Il giovanotto cammina da solo a passo rapido nella folla che si va diradando per le vie notturne; occhi avidi della calda curva d'altri volti, del balenio d'altri occhi che rispondono alla positura di una testa, della mossa di una spalla, del modo che hanno le mani di stendersi e stringersi... Al lavoro di picco e pala dei rappezzatori di strade, alla perizia che il pescatore dispiega quando issa la viscida rete dal parapetto della paranza dondolante... Un lavoro non basta, una vita non basta. Di notte, la testa sommersa da onde di velleità, cammina solo con se stessa: niente lavoro, niente donna, niente casa, niente città.

U.S.A. È una fetta di continente. U.S.A. È un gruppo di società madri...-

Pontiggia Lorenzo
auroraageno
00martedì 15 settembre 2009 14:16

Grazie, Lorenzo!!

Un affettuoso saluto

aurora

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