poesia
Ho tolto le orecchie,
non sento piu' parlare...
anche il dolore si unisce
al riposo che sto' per conoscere.
Sono perso dietro le mie lacrime,
un continuo mare che agita la carne.
Una donna raccoglie dal fosso
due spighe di grano.
Paura di perdermi nel vuoto,
non conosco nessuno oltre la soglia
per favore dammi ancora un po' di luce
e lasciami dipingere nelle mente il tuo creato.
Provero' a vincere l'ultimo duello
devo fargliela pagare alla vita,
sono o non sono il comandante
del piu' bel sorriso che mi rimane?
Sistemo le chiavi sotto lo zerbino,
passare da quella porta resta nel destino
non forzero' l'entrata senza una vera chiamata...
mi accomodero' sperando di avere in tasca un numero passivo.
fin