poesia.
Pago la mia colpa,
piego il naso contro te...
non dico una parola
ascolto i tuoi perché
sono fette di pane
senza miele le scosse
che arrivano alla mente.
Mi consegno al patibolo,
non mescolo altro sangue...
ho cucito la tua impronta
ne coloro ogni pianto
sai di essere la sola
con la spada sul mio capo
attimo di gioia t'incorona.
Eternita'sulla sponda,
l'agonia non perdona...
meglio affogare tra le spine
attendendo una veloce fine
marchiato con il tuo morso
vago nelle notti clandestine
come ladro d'osse (io)ti sfido.
Sono giunto oltre il fosso,
non pagando nessun tragitto...
sepolto ti tengo il posto
in compagnia di vermi e rospi
nella tasca sul mio cuore
giace un foglietto con tre parole,
vita-morte-unite in un solo nome.
fin