IL sogno di Emerson

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la_trappoladellaparola
00domenica 6 luglio 2008 00:31
e modestissimamente anche il mio
Sogno di abolire la distinzione fra arti utili e arti belle.
L'arte dovrebbe scaturire dalle esigenze profonde della vita,
e in questa sua organica necessità,essere non solo bella,
ma anche supremamente utile,costituire una profonda esperienza conoscitiva coronata al suo livello più alto dalla poesia.
Il poeta è veggente e scienziato nel senso più alto,
in grazia della sua capacità di cogliere la natura emblematica delle cose...
Questo sognò Emerson...
E fu così,che al risveglio,
si ritrovò tremendamente,inesorabilmente,disperatamente...
in una solitudine senza rimedio...
Ed io...con lui.
Baci
Em
Il Mistero
00lunedì 7 luglio 2008 22:56



ti sorrido.


buona notte, Cara Em.

domani sarà un altro giorno.


ormedelcaos
00martedì 8 luglio 2008 17:46


é quasi da gazza ladra il mio gesto, cioè un cinguettio rubato. ma un'aria troppo bella per tacere.

Te la dedico, carissima Em, penso che sia alla stessa altezza del tuo prof. Emerson






ormedelcaos
00giovedì 10 luglio 2008 08:42


Ti riporto il commento a Lazharus perché ti coinvolgeva. Scusami se ho usato te come paragone, ma non potevo farne a meno, se non tacere del tutto.

"


Mi piace come invochi il mito della Parola, la sua mitologia, il suo senso profondo e pregnante della nostra storia, dei nostri costumi: di Noi nati sotto di Lei: la Padrona del nostro dire che è il nostro stesso pensare ed Essere Noi, suoi testimoni, suoi traditio, tramite di Lei.
Ecco dunque lo scenario che io vedo in poesia: da una parte tu, approdato qui, e perciò il Benvenuto, e dal lato opposto la Filigrana logica, sgranata a sillaba a sillaba, e rappresentata dalla poesia di Trappola della parola. Entrambe le espressioni estreme, fan tremare ed essere limiti oltre i quali non si può, se non tentare di conciliarle, e da cui i tentativi nostri di stare qui a ri-provarci assieme: Specchi e noi di Noi esseri anelanti, frecce verso l’altro che tornano, talvolta arricchite, e, talvolta, solo come sono partite. La tua Poesia le arricchisce: ci si accorge da subito.
La parole curata, cercata nel suo lessico è, per me, sintomo di negligenza alla fiducia, quel modo di infornarle in pani, ed infornarle così, a che prendano qualche sparuto aroma, è sfiducia nella potenza, nella vis, virulenza, della parola a procurarsi danni e gioie mischiati assieme, e imprescindibili da qualsiasi colloquio o monologo che intenda porsi a base della stessa, del nostro dramma di noi che è vita, vita della mutazione, vita della parola e della sua ermeneutica che dà spazio, e attribuisce senso, alla Diversità; e della stessa e dei rispettivi ruoli in gioco: tra autore, lettore, critico e platea. "

Buona giornata!

walter


Skydos
00giovedì 10 luglio 2008 14:40
Em...
Assolutamente d'accordo, ma ti aggiungo: ciò che è utile è sempre bello, e ciò che è bello è sempre utile. Senti che bella questa musica, e giovatene utilemnte per rilassarti e pacificarticon l'essere umano che ha infinite capacità di entusiasmarsi per ogni tracci adi bellezza che può cogliere e sviluppare....e così il contrario. Era anche il senso della chiusa della mia poesia "Con te"......

Complimenti anche a te!

Sky [SM=x831996]
fiordineve
00venerdì 11 luglio 2008 02:04
Il poeta è veggente e scienziato nel senso più alto,
in grazia della sua capacità di cogliere la natura emblematica delle cose...



Non posso che condividere. [SM=x832007] [SM=x832015] [SM=x831994]










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