Dio è troppo lontano nell’immaginario
e le streghe sono ombra inquieta
di ramo mosso dal vento dietro l’angolo
mentre il gatto nero appartiene al vicino
e a nostro scongiuro potrebbe tagliare
la strada a lui stesso sgomenta
-E’ facile credere al mistero
quando le pedine in prestigio inquieto
esistono davvero,ignare associate all’occulto
-La nuvola affetta la luna e in oscurità
gli amori incespicano sui nasi tesi
e sentono presagi,incrociano dita,s’allacciano
-Mulinello ai ciottoli del ruscello
in chiaroscuro,serpente a sonagli
ad anime allertate da peccati indicati
-Musica requiem le voci notturne del sangue
in trasfusioni alla catena alimentare nella foresta,
domani contate da rosari e malocchi,
palline al salto d’unghie
e oli galleggianti in acque impiattate
gareggieranno a scongiuri educati,
i maleducati plageranno bassi ventri
con mani allenate ai tatti servili
-E’ inutile sfociare eroismi blasfemi
ogni figura nell’inconscio ha sorgente occulta
più o meno accreditata nel sociale
salvo poi ognuna deridere altrui credo
per avallare il proprio
-Il mistero è dei vivi,
il silenzio senza senso dei morti
giunti all’ignoto che non cerca verifiche
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Da:Avanguardie Irriverenti
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