IO ERO LI'

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fiordineve
00sabato 21 giugno 2008 01:12
io ero lì.....


Cominciò con una forte antipatia; come si permetteva quel ragazzo di portarmi via il mio uomo?
Ero pur sempre sua moglie, arriva lui e in un attimo ecco lo sposo che amo, andarsene di casa, abbandonare me, mia madre e i nostri figli.
"Tornerò" mi ha detto, si, ma quando?
Poi, la curiosità mi dice di seguirlo, o forse era gelosia? In fondo lui è un bell'uomo e non vorrei ne approfittasse, così sempre schiva, senza mai sorridere a nessuno, cucinavo per tutti, cucivo, pulivo, badavo alle cose che solo le donne possono fare, che ne sanno gli uomini di questo?
A loro basta che trovino il cibo sul tavolo, l'abito pulito e nemmeno si interrogano su chi abbia svolto quelle mansioni.

E' stato per caso che ho iniziato ad ascoltare veramente quello che si dicevano quando credevano che dormissi; parlavano di Dio, di vita oltre la morte, di peccatori..... Insomma era chiaro che qualcosa di grosso stava accadendo.
Ma non sopportavo quel giovanotto che cenava con prostitute, malfattori, usurai; e mio marito sempre accanto. Spesso lui ed altri si allontanavano e rimanevo io con altre donne, sempre in attesa del ritorno: è così per ogni donna? Sempre aspettare che l'uomo che ami torni da te?
Non so come mi sono trovata invischiata, quella notte, quando lo hanno arrestato; ero con la madre del ragazzo, le ho tenuto compagnia, le infondevo coraggio, quando nemmeno io ne avevo molto. Infine la condanna a morte.
A morte? Ma non aveva commesso nessun delitto, piangeva se vedeva la sofferenza degli altri, era come un medico, lui li salvava; non so che cosa usasse ma quelli guarivano... c'era tantissima folla che lo seguiva, era più famoso lui del re, certo più rispettato, sempre garbato, gentile, educato, un ragazzo cresciuto come si deve, non come tanti che conosco che nemmeno sanno cosa sia il lavoro.
Una volta sola l'ho visto infuriato, quasi cattivo; è entrato nel tempio ed ha iniziato a sbattere in terra tutto ciò che trovava sul suo cammino, davvero era terribile guardarlo, come terribili le parole usate contro i sacerdoti. Che caratterino!!!!!

Torno a quella notte, prima che i miei occhi si chiudano, insomma, è stato condannato a morte, ma non una morte normale, no, doveva essere inchiodato sulla croce come la feccia, come i peggiori criminali; verso le 3 del pomeriggio, quando è spirato, io, sua madre e un'altra donna del seguito lo abbiamo pianto, lo abbiamo lavato e deposto nella tomba. Sua madre urlava staziata, ma poi diceva che quello era solo un passaggio: che strano lo ricordo anch'io, lo ripeteva sempre: "Morirò, ma poi risorgerò".
La domenica mattina io e l'altra donna siamo andate a portargli gli oli profumati per il corpo e ci è apparso un angelo, non prendetemi per matta, era veramente un angelo che ci apostrofa così: "Perchè cercate tra i morti colui che è vivo?". Ci siamo guardate, siamo corse al sepolcro: vuoto!!!!!!!!

Il mio Alleluja è risuonato per tutta Gerusalemme, a proposito mi chiamo Maria di Magdala.













auroraageno
00sabato 21 giugno 2008 09:43

Carissima..! Incantevole questa tua personalissima versione, questa tua 'testimonianza', che avrebbe potuto benissimo scrivere proprio Maria di Magdala!

Sei davvero brava e la tua fede si colora di te, come infatti deve essere. Ma tu metti al suo servizio il tuo estro di scrittrice! Il risultato è notevole, e veramente bello!

Grazie, Maria Antonietta, ti abbraccio!! [SM=x832007]


aurora


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