re
caro cortigiano,
la nebbia è sempre più densa al punto che...credo di essermi perso...qualcosa di cui avevo certezza di ricchezza.
Nonostante faccia miei gli altrui capolavori questo non serve a rischiarare la condizione di luce clandestina che ormai è come
il tormento di tantalo.
LE TUE, COLGO, QUALI PAROLE AMICHE E DI CIò MI SENTO INFINITAMENTE RICCO, CONSIDERANDOMI (ANZI CONTINUANDO A CONSIDERARMI) UN FORTUNATO. Parte del merito sò che va condiviso con l'altro essere che pure se in silenzio, ti è sempre a fianco!
Biabbraccio,
col