Lug70
00martedì 23 settembre 2014 17:49
La nebbia sale dal lago e fascia
i canneti. Perdersi fra la foschia
e dimenticare ogni ambascia
in questo autunno che stria
d’arancio il cielo e le lanche.
Fra i rami l’alcione attento spia
le prede, raggi d’oro fra bianche
nubi, limpidi silenzi sulle sponde.
Perdersi nella quiete: sono stanche
le ore, le ferite del tempo profonde.
Se ci adagiamo lungo la riva
ad ascoltare il murmure delle onde
e il vento, la sua musica viva,
all’ombra screziata di una betulla,
tu ed io, nella sera che scende schiva,
per sempre svaniremo nel nulla…