Il signore e la bambina

O bambina,
dolce e gioiosa
donde vai,
di chi sarai sposa

O fanciulla,
pelle silvestre
chi sarà mai
che ti spia alle finestre

La tua stagione
ancor nuova e fresca
mostra sulle gote
il rosso della pesca

tu non sai,
ingenua tra l' erba
c' è chi brama
la tua grazia acerba

chi sarà mai
che tesse inganni
tra i gesti ingenui
dei tuoi anni

chi è che ti spia
nell' ombra furtiva
mentre al sole
tu corri giuliva

Che cosa è
questa lieve brezza...
forse la tua schiena,
la sera accarezza?

che cosa avvolge
le tue fini spalle
due mani calde
come uno scialle...

Guarda ogni cosa
sul far della sera
si mostra immobile
come la cera

si quietano i venti
che fan scompiglio
sui tuoi capelli
che si fan giaciglio

giaciglio di sogni,
di brame e peccati
che le dita della sera
han spettinati

Facelle notturne
immortali e gioconde
spiano dall' alto
le tue chiome bionde

Tra cui si trastulla
molle e contento
un triste re
dai capelli d' argento.

S.

Di tenerezza incontaminata direi....

complimenti...bravissima padrona della rima......

(ho visto quella paura che si ha ad incontrare il mondo quando si è fanciulli... quel mondo così sozzo, come sempre del resto)

Piper