Da seguire assolutamente i consigli di Viola Corsaro
spetto la nuova versione (che potrai mettere qui sotto, trattandosi della stessa poesia, anche per confrontare il risultato)
Se vuoi scrivere in rima dovresti prima avere un buona padronnza della metrica in modo da ritmare i versi in rima baciata a due a due, o perlomeno nel numero di sillabe, come hai fatto qui:
Non esiste vincitore ne perdente
ma solo vite fermate da un fendente.
Però... il verbo per me non va bene al singolare, perché Non-ma collegano i due versi con lo stessoverbo sottinteso, come se fosse:
Non esiste vincitore né perdente
ma [esiste] solo vite fermate da un fendente.
e poiché quel verbo, se al plurale, sembra stonare con "vincitore" e "perdente" al singolare, accorderei tutto al plurale (e uso la tronca per far tornare lo stesso numero di sillbe)::
Non esiston vincitori né perdenti
ma solo vite fermate da fendenti
Un'altra cosa: "esso" in poesia sa di scolastico e prosastico, io lo manderei in pensione.
Un falso ideale tra i nostri corpi continua ad echeggiare
ma il senso della mia vita
esso non può danneggiare.
E se togliessi il riferimento personale ("mia") e ti riferissi alla vita in generale? E se quei versi li accorciassi?:
Tra i corpi echeggia falso un ideale
ma vita non danneggia quando vale
Per ora mi fermo qui...
Ciao
Rosanna