Piperthree
00domenica 27 novembre 2005 00:21
“Dovremo fare qualcosa sempre,
qualcosa un po’ per tutto, pensare
sempre a tutto o cercare
di farlo quantomeno,
basterebbe poco per ciascuno,
una piccola colletta per esempio,
o, più o meno, una piccola cambiale!”
Con questo rimpianto si prova
a ripartire, stando bene attenti al suolo,
attenti a dove mettere i piedi.
Deve esserci nascosta qualche legge
o qualche rivolo d’indizio pronti sempre
ad afferrarti, ad acchiappare
il tuo sangue e a farlo coagulare
se ne è il caso. Ci sono (ma non vorrei allarmare
troppo) delle azioni mute psichiche
che conducono coscientemente
la coscienza a rintracciare con ferocia
quella colpa che mai alcun boia
potrebbe depennare. E quello che rimane
è un’ossatura livida e lo schifo per se stessi:
l’inutilità d’un movimento vitale che avanzando
ormai maturo inaridisce tanto
della vita, come un torsolo che scolorisce.
“Dovremo risparmiare questo Natale,
dovremo cacciare via l’individuale
e amare in collettivo baccanale.
Dovremo perpetuare l’armonia
come fosse un gene, dovremo
rendere un gran bene per la via!”
Quello che faccio e quello che sento
sono spesso due giocatori di poker
allo stesso tavolo, che sfidano altri due
sempre perdenti: Presente e Futuro.
Ed il Passato a volte spunta
dalla porta, scodinzolando, leccandomi
la faccia, con una palla in bocca,
desideroso di giocare.
E a volte con piacere l’accontento.
paranoimia
00martedì 29 novembre 2005 00:40
Ne ho apprezzato particolarmente l'ultima parte.Come al solito, è spettacolare la capacità di creare immagini parlanti!
Sempre bello leggerti
Amarganta
00martedì 29 novembre 2005 09:21
....
...immagini parlanti condivise.....