lucky_luke
00venerdì 3 dicembre 2010 10:29
Kantiko alla nostra madre terra
Perdonami o Grande Vate per la mia tentata imitazione)
Laudata sì o madre terra che li miei piedi calpestano,
che da te sono nato et mi sostieni,
laudata sì atmosfera che mi proteggi
da le intemperie de lo universo intero,
et laudato mare che la circonni,
la disseti et la culli con le tue onde.
Laudata sì o verde terra ricca di prati,
et azzurra, et ricca di sorgenti
de le cui acque pullulano le radure.
Et sì laudata per le cime de lo ghiaccio che
ti ricamano et paiono trine et merletti,
viste da la sorella luna di vuota vita.
Laudata sì per li mille colori le mille razze
et le mille lingue che tu ospiti ne lo tuo grembo,
delicata madre che ci serbi fra le tue braccia
come figli, nettari di fiori.
Laudata sì o madre terra per lo tuo vento
che carezza le fronne de li alberi et
le ombre de li tuoi abitanti, per li battiti
de li cuori, de li cuori de li tuoi esseri.
Laudata sì per le burrasche che si abbattono
su li tuoi fianchi, per le ruine che di noi sopporti
per le ferite che ti ‘nferiamo et che tu cum
sommo amore ce lasci fare. Laudata sì
per qualche scrollatina che ci infliggi
per mantenerce svegli et attenti, e che noi,
cape toste, non capiamo.
Laudata sì o terra mia dove li miei occhi amano
et vedono, dove le mia mani toccano,
dove la mia bocca parla, dove li miei attimi et
le mie giornate scorrono et si susseguono
dove albeggiare et consumare tramonti.
Laudata sì o madre terra quanno mi accoglierai
polvere fra le tue amorevoli braccia accioché
per summa laude sono terra anco io in questo monno.
L.L.
auroraageno
00venerdì 3 dicembre 2010 20:26
Veramente bella... Bravo, Giuliano.
Sono certa che san Francesco non si offende, ma applaude ridendo.
Bravo!
Un caro saluto
aurora