L’odore del grano

Questo silenzio che inclina la voce
Nella preghiera tremula
Nel peccato del dunque
Noi
Qui nella vita
Un ascolto vago del prima
E il dopo nel timore del resto
Una coscienza strappata all’evento
Dunque così saremo d’innanzi
Noi qui vicissitudini vive
Accanto a vicissitudini morte
Alfabeti delle stelle
E sparvieri degli assalti
Salvammo l’immagine di noi
Nei file della memoria
Anteponendola al presto
Copiammo i gesti e i riti

Salvammo l’odore del grano

salvammo l'odore del grano... e di tante altre cose che ci sono appartenute e che ci apparterrano.... e dei papaveri vivaci ed eterni.

Il fragile papavero era il fiore della fragile butterfly....

sempre il rosso, mio caro amico!

:) smack da Sky (Bellissima. Questa è la tua vena migliore!)

Si arriva alla fine, senza fiato, con un senso di colpa e redenzione, insieme... e quanta vicinanza in quel timore del resto, in quel copiare i gesti e i riti.

E' davvero bella: muove dentro e poi dà pace, nell'odore del grano.


Sei bravissimo

... Walter!

Mi emoziona...

Grazie

ti abbraccio

Sempre il rosso, dici Army?
Quello dei nasini, dei papaveri, del sangue, ....della politica pure?

Ti sorrido e ti ringrazio.

Smack!

walter

Cara Cerca-mi,
sì, quel senso di colpa e redenzione: avvertivo lo stesso senso mentre veniva;
e l'orgoglio e pace finale di non essere stati inutili: aver conservato la materia prima per far operare il lievito (di vita).

Ti ringrazio assai.

Sono contento di averti emozionata, carissima Aurora.

Spero di ripetermi ancora per il tuo animo sempre sensibile alla Vita, al Sentimento.

Ti abbraccio forte.

walter

Molto bella Walter, ma in particolare adoro quel
"Alfabeti delle stelle"

chiusa strepitosa.
:)

Grazie, hunk.

Un ascolto vago del prima
E il dopo nel timore del resto
Una coscienza strappata all’evento
Dunque così saremo d’innanzi
Noi qui vicissitudini vive
Accanto a vicissitudini morte