Tumefazioni da percosse
colline spelacchiate
archi ponte tra dirupi boschi
lacrimanti ruscelli
e paludoso adriatico
ove a riva si specchiano
tamerici sciatte
Balbuzie di venti
minacce presagi
a cimiteriali facce olivastre
in accenni a sorrisi
tra muschiate labbra
all’ombra di cupidigia
Presepi permanenti
per nascite a dileguo
paeselli di pietre
poggiate senza progetto
ma in accumulo
al senso del meglio di niente
Qualche asino
in sperduti o immaginati anfratti
musica malinconie
di ieri all’oggi scialbo
rivitalizzato da rombi
in esame a progresso
al vanto di caste ladruncole
al perpetuo spenno
di rassegnati adepti
Sempre presenti al dubbio i cani
a guardia di ciò che vale
meno d’agognato pasto
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Da:Destini E Presagi
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