Li chiamano amici
pronti a farti regredire
per invidia
momenti avanzati in lumi
Li chiamano amici,
con furbizia raffinata
passata casualità
ti fanno cadere al pozzo
per offrirti subito una scala
e appena in superficie
al ringraziarli
in modestia sogghignata
teatrali,rifiutano eroismi
ti controllano il pallore
indice a segnare indelebile
a memoria lieta al vago
necessità d’altruismi
Li chiamano amici,
fanno capire alla tua donna
sono loro la parte mancante
dei pregi che lei sogna
e per colmare il puzzle
pronti a donarsi
pezzi a completare il quadro
Li chiamano amici,
collezionisti di sudditanze
e se la tua anima illeggibile
diventano cecchini del segreto
visto scrigno di sollievo,
pensano s’eleva in sgarbo
al dimesso, al pari assegnatoti
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Da:Destini E Presagi
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