Un lungo formicaio di macchine
somari senza capricci
senza colpe
corrono veloci
per gare di campagne
ancora stordite dalla rabbia del gelo
Nell'avvenuto risveglio
vicino ma lontano
già al riparo dell'ingombro
di una morte risorta
la primavera dona
gli ultimi peli di coda
del predecessore
Piatti di plastica
come aborti di luna anemica
sul dorso del vento
vanno a posarsi e annullano
preoci ciclamini
Cellofan
bandiere senza colori nè patria
avvolgono e stuprano gemme
su rami inermi
e sventolano il degrado
Stanco di offrire luce
alle storture
il sole si inchina
nel riparo del tramonto
mentre alle mangiatoie di petrolio
lunghe file per le vitamine dei motori
ignari che lontano
nel deserto di idee
una bomba dilania per loro
ogni coscienza
...ogni memoria
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Da:Voci Dall'Inferno
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