La partenza

La partenza

Scegliemmo la linea più conveniente
Valutando la portata degli autobus
Scegliemmo quelli più bassi. Visto
Che il baricentro sull’autostrada
Dava più garanzie di restare in corsia.
Mettemmo i bagagli accanto alle ruote
Nel portellone di destra guardando
Verso il conducente, dicemmo: Siamo
Pronti per partire.

Il coducente rispose:
L'orario di partenza
è fra 10 minuti
se rimanete a terra non partirete
intanto accomodatevi e sedetevi
e...
Prego... i biglietti...
:-)

ah... buon viaggio.

Talvolta in ciò che sembra banale sono racchiuse verità ben più importanti di quanto potrebbe apparire, quale quella dei morti per incidenti stradali; e, in genere, il lascia passare di questo-fai-da-te delle imprese in un mondo in cui i controlli si hanno ormai solo a posteriori, quando interviene la magistratura, come del resto per le morti sul lavoro, o i subprime della finanza.
Un mondo complesso in cui sembra esserci a priori solo il controllo da parte dell’utente, se questi si adopera, ed è poi in grado di farlo (come per gli investimenti finanziari), altrimenti tutto viene lasciato alle sole notizie di quando si verificheranno gli eventi dannosi.
Un mondo dove sembra viversi solo di statistiche che ne attestano o no il corso "normale" degli eventi.

Grazie per la lettura.

Sono daccordo con te su tutta la linea, e non solo per i viaggi a terra che, tutto sommato, sono ancora fra i meno pericolosi
(salvo certi tipi di guide e certi autisti che con disinvoltura si imbottiscono di qualsiasi cosa pur di poter guidare più a lungo)
ma sopratutto dei viaggi con quegli aerei che non vedono manutentori da chissà quanto tempo, e anche quelle linee ferroviarie che non si sa più se hanno le rotaie o... cosa ancora più grave... sono stati rubati i cavi di rame...

Concludendo... mai come ora augurare buon viaggio ha un senso...

Grazie a te.
G.