gioiaedolore
00giovedì 29 aprile 2010 23:46
Aprile 2010.
Che bevi, tutto in un fiato
nel tempo del tuo passato.
A quest'ora tarda,
affondi la lingua sul fondo ghiacciato.
Sei un uomo abbattuto
perduto in un regno stregato.
Ti vuoi alzare da quella sedia
manifestare l'arcano che ad'essa ti lega.
Ma quel che gia' conosci
aggroviglia le gambe a strane creature.
Innalzi gli occhi verso il cielo
cerchi lo slancio della tua persona
Come il vento traini gli sforzi
e la faccia raccolta ne da' la fiamma.
Il coraggio di camminare
verso il libero sentiero,
il coraggio di non sostare
nella cura della speranza,
il coraggio di non piangere
per godere delle piccole cose.
Nel tuo sguardo sotto la pena,
vive ancora l'avvenire selvaggio.
fin