Latemar

Aspra fu la salita
mentre le pietre divampavano di sole
come in una morsa
fuoco era il sangue nelle vene
e il respiro serrato nella gola

non sulla cima
ma fra gli intercolunni
aprì il vento crateri di ricordi

e fu dolce sentirti accanto a me
come un antico nume
quando dalle sterpaie
bruciate nella piana
s'alzava
la cenere del tempo

emma

Molto, molto bella.... Un momento carico di ricordi contornato dal calore del cuore!

Bravissima, Emma, grazie!

Un affettuoso saluto


aurora

grazie Aurora è sempre un piacere sentirti. Emma

Ci hai donato delle immagini molto suggestive a far da metafora ad un componimento incentrato sulla vita e i suoi molteplici sensi e risvolti.
Mi è piaciuta!

Grazie infinite per avermi letto, è sempre stimolante condividere le emozioni. Emma

Sai Emma, questo testo non è di facile lettura e lo trovo affascinante
proprio per questo. Spingere il lettore a scavare dentro credo sia un punto fondamentale in poesia perche porta ad uno studio e per conseguenza ad un arricchimento.
La composizione mi piace tanto e mi piacciono le suggestive immagini che proponi. Ma anche questo passare dal remoto(spazio statico vissuto e non ripetibile) all'imperfetto(momento indefinito e sospeso)lascia all'immaginario tanto spazio al di la del tempo.

Comunque bella poesia Emma, ti applaudo

Sebastiano

Grazie Sebastiano, vedo che siamo d'accordo sul tipo di poesia che predilegiamo, io amo la poesia che stimola la mente, che per forza di cose aiuta a scavarti dentro, è tutto un lavoro di ricerca che si fa dentro se stessi, se poi tutto ciò viene recepito e condiviso, anche se non da tutti, la soddisfazione e l'emozione è grandissima. Basta rimanere sempre fedeli al personale modo del "sentire". Grazie di nuovo. Un caro saluto. Emma

Tesoro...mamma mia....

Sai, oltre ad apprezzare il tuo stile di proporti, mi hai ricordato quando sono stata li', sul quel ghiacciaio...e la valanga che mi e' scivolata addosso e' calda e glaciale.

Come l'emozione di un ghiacciaio.

mi spengo...


Reb

Anche io ho vissuto una grandissima emozione quando sono salita fin lassù, e dove, guardando indietro, tutto diventa piccolo e riesci solo a vivere intensamente le tue emozioni. Grazie Rebby.
Un abbraccio. Emma

Sotto la cenere del tempo non vi può essere che l’origine, la diretta luce del vero, senza più mediazioni del tempo, cioè della ragione pratica o conveniente, e da cui il bruciare dell’anima
nella sua purezza, in quella luce del cuore che ne rappresenta la conquista del suo vero essere.
Ti voglio riportare una frase di Nietzsce: "Là dove i nostri stessi passi hanno cancellato il cammino dietro di noi e avanti a noi è scritto: Impossibile".

Hai creato magnificamente i silenzi laddove, nel mondo del vero, chi parla e chi ascolta sono il medesimo essere, venendo meno, con l’atemporalità acquisita in questo processo di universalizzazione dell’Uomo, la separazione del prima e del dopo, del chi parla e del chi ascolta, e, quindi, della necessità della parola stessa, restando solo la contemplazione della luce, del sangue, cioè, della Vita al di là di ogni mondanità.



Ciao Emma.

Caro Walter, posso dirti solo grazie per l'analisi approfondita che hai fatto al mio stato d'animo, a quel sentire profondo nella maestosità del silenzio dove, dall'alto, guardando giù, il mondo diviene piccolo e tutto ciò che abbiamo intorno che, apparentemente sembra scontato, emerge in tutti i suoi significati più essenziali con i quali riusciamo a fonderci. Un abbraccio. Emma