Con timide gemme
provano ripresa di vita
scheletrite piante
Fiumi stanchi di vomiti
e lacrime di silenzi lunghi
riflettono i primi amori
che allentano il cuore
incatenato a certezze scialbe
Passanti infreddoliti
pensano a un camino
pensionato anzitempo
e si salutano veloci
Nei boschi
faine con spia di sangue
in riserva
aspettano stremo di prede
stordite nel risveglio
adescato dal sole
Cerca qualche porta semichiusa
il pettirosso
per rubare semi nel granaio
Un pò per finta
bambini malati
disertano la scuola
e il catechismo
Giungono urla di paura
nelle pause del vento
per sbando e scontro
di veicoli nella neve
che si scioglie
Si perde il grigiore
dell’anima dei poveri
e sognano a colori
Dio sazio di preghiere
si spoglia e stende i panni
delle offese
Marzo sparo d’avvio anticipato
e vano premio
per chi sordo rintanato
non può partire
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Da: Voci Dall’Inferno
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