MER.ACCE

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michael-santhers-
00sabato 13 febbraio 2010 02:57
Mazzini,Garibaldi
lungimiranti in dazio alla storia
a ogni brillar d'oro una scoria
e avevano immaginato
sciacalli,ladri,truffatori
mercenari,traditori
feccia d'ogni genere
ma mai ai posteri
loro memoria offesa a tal punto
da simili merdacce,politici
puttane a rate senza riscatto
nel monopolio bordello Patria
-Ideali
antipodi di credo professato
mignotte vestite bianco festa ai funerali
e nero presagio con bottone lutto a battesimi
e ancor peggio invitato popolo castrato
a sostenerli,salvo lamentare
poco lucranti inadeguatezze d'eventi
-Orsù elettori di merdacce
col pallottoliere, voto marchette
non suonate campanelli gong
a cronometrare orgasmi porcili,
restituite pace,dignità agli avi
che versarono sangue a liberavi
e invece di posizionare il culo
a destra,centro e sinistra
ai comizi non applaudite foto di fieno al gregge
scagliate uova marce,pomodori e sputi
a questi prototipi umanoidi mal riusciti
assassini d'identità
Giuda di bandiere
indossatori di divise al baro
maghi del depredo
collezionisti di partiti
metamorfosi di se stessi
frottolieri Caronte del profano
magnaccia Catone di morale
palafrenieri di stupri alle anime
---------------------------------------------
Da:Vetriolo
www.santhers.com [SM=x831993]
michael-santhers-
00sabato 13 febbraio 2010 03:02
Poveracci senza dignità
TITOLO
Battute ciniche dopo la tragedia in Abruzzo. Parla Giustino Parisse, giornalista de Il Centro, che nel sisma ha perso due figli e il padre

di Giustino Parisse

Il sei aprile, alle 4 di mattina, mentre io cercavo disperatamente e inutilmente di tirar fuori dalle macerie i miei due figli e mio padre, c’era chi, a poche centinaia di chilometri di distanza, dentro il suo letto, rigirandosi fra le lenzuola, rideva. Rideva della tragedia di una città, rideva di oltre trecento morti, rideva di gente impaurita che scappava dai luoghi della vita e che addosso aveva al massimo un pigiama e un paio di pantofole. All’Aquila, quelle risate per fortuna non le ha sentite nessuno. In quella notte, appena rischiarata dalla luna, tutti noi siamo sprofondati nel silenzio della morte.

GUARDA Il memoriale delle vittime del terremoto

Poi sono arrivate le grida, le lacrime, la disperazione che spezzava le corde vocali. Eppure qualcuno, nel tepore del suo appartamento rideva pensando all’affare terremoto «che non capita tutti i giorni». Una sola concessione: quel “poveracci” buttato lì nel corso di una conversazione telefonica che è contenuta negli atti dell’inchiesta aperta dalla Procura di Firenze sugli appalti della Protezione civile alla Maddalena. Sì, è vero, noi in quella notte eravamo poveri - e lo siamo rimasti visto ciò che non abbiamo più e che nessuno ci ridarà - ma non abbiamo perso la dignità. Quella, la dignità, l’hanno persa loro, che hanno il conto in banca ben fornito ma che sono poveri, anzi poveracci, dentro. Ieri ho parlato con molti onnesi, i miei compaesani che ogni giorno guardano il loro paese cancellato dalla furia della natura. Il commento più benevolo è stato «che schifo». Io mi sento ferito al solo pensiero che esista una tale umanità. Ho letto anche delle accuse mosse al capo della Protezione civile Guido Bertolaso. Io ho conosciuto Bertolaso, mi è stato vicino umanamente nei momenti più difficili. Mi rifiuto di pensare di aver conosciuto una persona “ doppia”. Lui, quella mattina, si è alzato dal suo letto per venire a darci una mano.

(12 febbraio 2010)

auroraageno
00sabato 13 febbraio 2010 10:28

G R A Z I E !!!!


aurora



_fiordineve_
00martedì 16 febbraio 2010 18:46

Se ti può consolare, abbiamo condiviso il vostro dolore. [SM=x832007]
Di Guido Bertolaso io mi fido; pure io ero in protezione civile; pure io conosco che significhi alzarsi, indossare la divisa e cercare di scacciare le lacrime per far coraggio a chi non ha più nulla.

Metterei la mano nel fuoco per l'onestà di Bertolaso, ma gli sciacalli si cibano di spazzatura e da dove provenga non interessa loro.
Io che credo in Dio, posso dirti che le loro bare non avranno tasche dove mettere denari; se ne andranno nudi come al momento della nascita.

La dignità degli abruzzesi è stata recepita in tutto il mondo; siete ammirati per il vostro orgoglio e coraggio e ciò che hai scritto è sacrosanto.

Un bacio [SM=g28003]
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