Ma noi non avevamo sete

Ma noi non avevamo sete


Avevamo tre pastori tra le pecore
Ed un solo comando per la Mecca.
Avevamo dei nidi di rondini
E un tasto della tv.
Avevamo il biglietto di un aereo
E due petali di seta.
Avevamo noi e le dune di un deserto.
Guardami, disse l’illusione
Io sono un’oasi di pace,
Ma noi voltammo l’angolo.
Guardami, io sono la tua Peroni,
Ma noi non avevamo sete.

Noi di poesia,
Avevamo scelto l’altra aula
Quella disposta dirimpetto ai bagni.

Sì... tra l'illusione della pubblicità sfrontata, e dei sogni del cuore,
la tua poesia, ora, sceglie invece la stanza dirimpetto ai bagni...

Cominciamo il giorno con i disinganni, Walter? :-))

Bene, su molte cose è utilissimo esercitare raziocinio e ironia.

Buona giornata! :-))

aurora

Infatti Aurora, la realtà sembra fatta sempre meno di sogni è molto più di pragmatismo, specie in questa nostra epoca consumistica. O forse è stato sempre così e i poeti magari ci hanno tramandato più illusioni che le vere difficoltà del quotidiano vivere.

Ciao e buona giornata a te.

Ti sorrido.

walter