Versolibero
00martedì 3 giugno 2008 12:22
Malattia
Mi ammalo spesso d’incalcolabili distanze,
non chilometriche: quelle le sa Dio,
quelle le ignoro, come so fare io,
no, mi ammalo dei viaggi a fari spenti
nelle corsie degli ospedali, vicino ai letti
dove si legge di padre Pio e all’imbrunire
si condisce una bestemmia con l’avemaria,
e non ditemi che dovrei sciacquarmi i denti
e la lingua, se quegli anatemi li pronuncio io.
Mi ammalo tra malati veri e fingo
che sia tutta una bugia. So cancellarmi i brividi,
buttare via il termometro, che non serve
alla mia febbre, neanche la pronuncio
la malinconia
Rosanna Spina