Malinconia

Giungi tardi e spesso
gioiosa malinconia, quella
dalla quale non desidero sottrarmi
né mai rinunciare. Tu sei e sarai
quel tempo da vivere dove fermerò
le ore, per goderti respirando la tua
capace salubre aria di riflessione.
Sì, tu, malinconia, quella che altri
considerano sofferenza.
Io no, ti aspetto ti cerco ti voglio
come i miei polmoni l'ossigeno
come il mio cuore il sangue da pulsare;
quello che m'attraversa e dove tu vivi
svegliandoti ai miei richiami.
Sai, malinconia, che quando al risveglio
mi chiami... io mi seggo e penso
a quel silenzio fatto di immagini
a volte sofferte ma necessarie
perché io e te di quel silenzio e buio
sappiamo contenere la sofferenza
rendendola propositiva rigenerando
quel che altri credono... solo amarezze.


Letterato

Può esser dolce anche la malinconia
quando il potere di un poeta
riesce a trasformarla in poesia
lui, in vesti di saggio profeta
e mago di questa divina magia.

Bella poesia,
signor Letterato.

C.