wolf_onyx
00domenica 11 maggio 2008 12:04
Mare
Mare
Ti osservo, ti ammiro, ti amo,
sprofondo lo sguardo sul tuo lungo confine,
che mai ha,
ingannevole fine.
Mare
Grande adulatore,
dell’infinito firmamento,
dalla luna al sole,
da tutte le sue stelle,
ti fai accarezzare, coccolare,
pavoneggiandoti con raggi dorati o argentei
riflessi, come se avessi indossato
l’abito da imperatore.
Mare
Collerico, impulsivo, depresso,
irascibile, criminale, violento,
un antico proverbio siciliano ti ha cosi descritto:
Nun avi l’ossa, ma rumpi l’ossa.
protagonista di drammatici eventi,
a cui non ti sei mai degnato di restituir
Risposta.
Mare
Custode d’immensi tesori,
fedele ed onesto guardiano,
a Dio solo, obbedisci
se restituire o no,
tracce del passato.
Mare
Palcoscenico di tremende battaglie,
inghiottito hai
milioni di spoglie, a madri
ma più restituite,
perché da mangiare alle tue creature,
cinicamente,
sono servite.
Mare
Se quella fu la tua vendetta,
per non esserti mai sentito,
dall’uomo rispettato,
oggi ne stai pagando con la vita,
di esso la sua incosciente ripicca,
Avvelenandoti a morte,
Inconsapevolmente condannando
Se stesso, lasciando a te,
l’ultimo grido di morte.
wolf_onyx
auroraageno
00domenica 11 maggio 2008 17:11
Un grande canto al mare!!
Sei stato meravigliosamente descrittivo e poetico amante...
Ma anche inclemente osservatore e profeta.
Bellissima poesia. Grazie Antonio!
aurora