Nave

Tunnel ombroso, illuminato
in testa, illuminato
in coda: in mezzo nere erbacce.
Fil di vita. Ciò che scudisce l'aria
rimpiange il silenzio
allo stesso istante,
e vomita ferocie come carbonio
su pupille di neonati.
Aurora, baccanale di raggi di sogno
ancora ricordato. Non sono
ancora un uomo eppur
mi son sognato vivo
nella vita, più di adesso.

Squamata, erta questa salita,
tutta gialla di polvere
e non è finita. Che non voglia
amare ispidamente adesso?
Ma che il palpito della foglia
accesa dentro il bosco
non si perda a imbellettarsi,
perchè mai più vero
potra sentirsi o farsi
dopo oggi.

Gli elementi. Mutando, comunque,
sempre, in questa nave che conduce
passi d'abbrustolita atmosfera,
che il giorno piange quello vecchio
tristemente e porta nuove
vesti di gabbiano. Che saremo?
Continueremo a grattarci le caviglie
pensierosi ai posti dove il remo
scricchiola dalla paura?

O finiremo in mare, piangenti, mortificati
dal tempo, gettati da una imbestialita
ciurma di pirati?
Modificato da Piperthree 11/01/2006 15.08