Letterato
00domenica 25 giugno 2006 02:31
Nessuna voce sento allontanarsi
e nulla mi spaventa oggi.
Sarà il mare e il navigare
con la mente libera, per una volta,
senza pensieri da cassare né ricordare
alcuna amarezza: quelle del quotidiano vivere.
Oggi è come se fossi gabbiamo in cerca
di preda a volo radente, sereno più che mai
perché il cibo vedo abbondante.
Ho messo in un angolo tutte le cattiverie
e tutte gratuite e ho deciso che è tempo
che il mio cuore batta ritmico e sereno
lasciando ai giudicandi tutta la loro
inutile miseria, la loro triste deduzione
del male; quello che sanno infondere
credendo di saperlo discernere ma...
mi sono accorto, che non ascoltandoli
perché fini dicitori di malevolenze,
sanno e riescono a distruggersi da soli
e mentre il loro cuore soffre, il mio
m'accarezza l'anima, dandomi e restituendomi
tempi di vita e da accarezzare in serenità.
Del resto, perché opprimerci
se chi ci intimidisce trema ancor prima
di farlo perché certo della sua falsa,
inutile e non ferente maldicenza?
Letterato