O sea que tenìa un jardìn

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Piperthree
00mercoledì 14 dicembre 2005 23:36
O sea que tenìa un jardìn
O sea que tenìa un jardìn,
o sea que estaba mi jardìn
a lado de mi perro,
o sea, quiero decir, mi perro
de piedra
y de alto triunfo,
como una iglesia
que se queda en fundo
al mar, en las olas
balbuceantes de mi sueño.

O sea que tenìa una plancha
adonde dividir mi carne
y mi mentirosa sangre,
o sea que tenìa un techo
y un arco de poesìas
calladas en mi pecho...
mientras el vino y mis huesos
llegaban a mancharse
sin las plumas de mi viento.

O sea que tenìa unas flores
de ternura que no vì nunca
como criadas por sus amos,
o sea que me marche
adentro del silencio empobreciendo,
que hize mal los calculos
del tiempo, acongojando
en barro y llanto el corazòn
como mi perro endureciendo.



Ossia, avevo un giardino

Ossia, avevo un giardino,
ossia, il mio giardino
stava accanto al mio cane,
ossia, voglio dire, il mio cane
di pietra
e di alto trionfo,
come una chiesa
rimasta in fondo
al mare, nelle onde
balbuzienti del mio sogno.

Ossia, avevo una graticola
dove dividere la mia carne
e il mio sangue bugiardo,
ossia, avevo un tetto
e un arco di poesie
mute nel mio petto...
mentre il vino e le mie ossa
si macchiavano
senza le piume del mio vento.

Ossia, avevo dei fiori
di tenerezza che mai vidi,
come serve per i loro padroni,
ossia, andai dentro
il silenzio impoverendo,
feci male i calcoli
del tempo, esaurendo
di fango e pianto il cuore,
indurendo come il mio cane.

Modificato da Piperthree 14/12/2005 23.39
alter fritz
00mercoledì 14 dicembre 2005 23:42
mi inchino incantato

flavio
gaelicopennico
00giovedì 15 dicembre 2005 23:40
mai, mai banale il buon Piper anche il leggere a mò di filastrocca.

notturnoop09
00sabato 31 dicembre 2005 10:45
Mi associo totalmente a Roberto, pur non volendo essere (a proposito...) "banale"...
Si caro Giuseppe, perchè la tua poesia e a dir poco bellissima...
La tua capacità "poliglotta" poi, non è davvero comune...
In tutte le lingue, infatti, le tue poesie non perdono un briciolo di forza ed hanno un tratto di originalità e di pienezza espressiva, che solo un "vero" poeta (e che, inoltre, si applica e studia, vorrei sottolineare...) puo' essere in grado di mantenere...
Compimenti sinceri Giuseppe!

Un abbraccio e tanti auguri,

Valerio [SM=x832000]
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