Occhi
non riescono più a vendere
immagini all’inconscio
per liberarsi, alleggerirsi
e andare a zonzo,
ormai sono bacheca
satura d’affissioni
necrologi di speranze
Si frantumano sul silenzio
nuove immagini
e di notte a palpebra abbassate
a pezzi entrano nei sogni
li fanno sudore
Occhi vegliano sui libri
batteri d’ignoranza,
stanchi s’arrendono a saggezze
nemiche di felicità artificiali
Finestre
aperte a qualche amore
ma entra solo carne,congelata
da consumare in fretta
Sguardi
poveri in discarica
a cerca d’un ricordo
al cuore rigattiere
Occhi e fantasia
dai balocchi
Caino e Abele
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Da:Destini E Presagi
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