ORGOGLIO E PREVENZIONE-PREGIUDIZI * JANE AUSTEN

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il Poeta 1
00venerdì 5 febbraio 2010 14:52
ORGOGLIO E PREVENZIONE-PREGIUDIZI * JANE AUSTEN











- < Non vorrei essere corriva nel criticare; ma pure dico sempre quello che penso. Ma forse ne indovino la ragione. Dicono ch'è divorato dall'orgoglio...>

< L'orgoglio >osservò Maria che si piccava di sentenziosità < credo che sia un difetto molto comune. Si può essere orgogliosi senza essere vanitosi... La vanità a quella che si vorrebbe che gli altri avessero di noi > -

- Elisabetta < Vorrei sapere chi fu il primo che scopri l'efficacia della poesia per scacciare l'amore! >
< Io invece considero la poesia nutrimento dell'amore > disse Darcy...
Betta < Credo di non mettere mai in ridicolo quello che è saggio e buono.> -

- < … ha nome d'essere molto intelligente e abile, ma credo che le sue supposte qualità derivino parte del suo rango e della sua ricchezza.... > disse Wickham -


- Darcy: < … desidererei signorina che in questo momento non si mettesse a fissare un abbozzo al mio carattere, poiché c'è da temere che l'esecuzione non riuscirebbe ad onore né del ritratto né della ritrattista....> -


- Bettina: < … più conosco il mondo, più ne sono scontenta; ogni giorno conferma la mia opinione sull'incoerenza di tutti i caratteri umani... Non devi, per amore di una persona sola, cambiare il significato universale delle cose né cercar di persuadere te o me che la gretteria è prudenza e l'incoscienza del pericolo una garanzia di felicità...> -

-…< Ho lottato invano. Non ci riesco. Non posso reprimere il mio sentimento. Deve permettermi di dirle con quanta passione la ammiro e la amo.>
Lo stupore di Elisabetta passò ogni limite. Stralunò, arrossì, rimase dubitosa e tacque.
< … potrei chiedere perché le è piaciuto, con intenzione così palese d'offendermi e di insultarmi...> Esclamò < Fossi stata innamorata, non avrei potuto essere più stupidamente cieca. La vanità e non l'amore è stata la mia follia. > -


...dove mancano i divertimenti migliori, il vero filosofo approfitta di quelli che passa il convento ed è felice...




- < Il primo voto del mio cuore > disse dentro di sé Elisa < è di non ritrovarmi mai più con uno dei due. La loro compagnia non può dar piacere che compensi un'amarezza come questa. Possa non rivederli mai più né uno né l'altro! >



Dopo aver gustato scorrevolmente la fresca lettura di questa scrittrice, cercando nelle note, mi trovo di fronte all'età dell'autrice, 21 anni, e alla data di stesura del romanzo, 1796/7, da farle tanti complimenti...


Pontiggia Lorenzo

il Poeta marylory

auroraageno
00venerdì 5 febbraio 2010 16:00

Sì sì... davvero, Lorenzo... è un'autrice bravissima... 'verde' anche oggi, per me!


Grazie, carissimo!


aurora


il Poeta 1
00sabato 6 febbraio 2010 09:45
Re:
auroraageno, 05/02/2010 16.00:


Sì sì... davvero, Lorenzo... è un'autrice bravissima... 'verde' anche oggi, per me!


Grazie, carissimo!


aurora






Ciao Aurora...


Indigowitch;60413:

[FONT="Century Gothic"][SIZE="2"][COLOR="Blue"]Delizioso romanzo, un classico.
Insopportabile la figura della signora Bennett, la madre di Liz e delle altre fanciulle...Una donna ignorante e gretta, mamma mia!
La zia di Darcy, poi, un altro pallone gonfiato, perfetto emblema di chi apparteneva a una classe sociale privilegiata e credeva di poter calpestare senza ritegno chiunque non ne facesse parte.
Adorabile l'arguzia e l'intelligenza di Liz, anche se, come tutte le persone sveglie e intelligenti, commette errori di giudizio spesso madornali.
Mi colpì molto, quando lo lessi, la lingua.
In quel periodo storico scriveva poesie Alexander Pope, per me verboso e scocciante, e scriveva prosa una come la Austen, così limpida e nitida nella costruzione del periodo, leggibilissima anche per chi non è una cima in inglese.
E mi colpì molto il personaggio di Darcy.
Malgrado la sua supponenza iniziale si riscatta completamente con dei gesti di cavalleria davvero notevoli e per nulla fatui.
Va bene che i temi dello zitellaggio, della 'fuga d'amore' e del matrimonio riparatore sono completamente démodé oggi, ma, contestualizzata la storia, si capisce appieno la portata del personaggio di Darcy.


--------
Ciao Indy...

Sembra che il modo mio di presentare i libri piace ai lettori nel cogliere dal mio punto di vista l'essenziale del romanzo.
Lasciando al lettore di scoprire la trama e giudicare i protagonisti...
Ognuno è se stesso, e il tuo apporto è calzante e ti ringrazio...

Lorenzo
_fiordineve_
00giovedì 18 marzo 2010 17:07


Proprio ieri ho terminato di rileggere "Orgoglio e sentimento" che è la brutta copia di Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen: una noia mortale, stesse parole, stessa ambientazione, stesse protagoniste.
Tre figlie dimenticate dal fratello ricchissimo e nobile; al solito c'è la "Jo" di Piccole donne", al solito la bellissima "Amy", e la eccezionale "Beth",così scontate, così squallida con una madre un po' cretina da averne la nausea.
Certo nella Austen c'era la volontà di denunciare le ridicole usanze della nobiltà, una specie di satira ante litterman.


In questo periodo leggo alla mia mamma libri di Liala.
Ho scoperto un'autrice infelicemente oscurata, una deliziosa miscellanea di eleganza in un perfetto italiano un po' demodé; mai fuori dalle righe, sensibile e con un talento incantevole che ti fa amare i suoi personaggi (pur con nomi ridicoli) [SM=g27992] che ti incatenano.
Io che leggo molti thriller non ho mai voluto conoscere il finale; ebbene con Liala lo faccio, tanta è la smania di voler prevedere e gustare meglio la storia che si dipana in un intreccio davvero geniale.

Finito il libro ti accorgi che i personaggi sono entrati nel tuo cuore, ti sono divenuti cari.
Ora capisco come sia possibile quel successo di pubblico; e devo chiedere scusa per la mia "superiorità" intellettiva che mi faceva snobbare quella nobildonna piccola e fragile, amata ed osannata dal d'Annunzio, che scriveva con il cuore.

Mi chiedo, non è che nella nostra esterofilia ci scordiamo dei nostri autori ed esaltiamo i mediocri?
il Poeta 1
00venerdì 19 marzo 2010 16:57
Re:
_fiordineve_, 18/03/2010 17.07:



Proprio ieri ho terminato di rileggere "Orgoglio e sentimento" che è la brutta copia di Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen: una noia mortale, stesse parole, stessa ambientazione, stesse protagoniste.
Tre figlie dimenticate dal fratello ricchissimo e nobile; al solito c'è la "Jo" di Piccole donne", al solito la bellissima "Amy", e la eccezionale "Beth",così scontate, così squallida con una madre un po' cretina da averne la nausea.
Certo nella Austen c'era la volontà di denunciare le ridicole usanze della nobiltà, una specie di satira ante litterman.


In questo periodo leggo alla mia mamma libri di Liala.
Ho scoperto un'autrice infelicemente oscurata, una deliziosa miscellanea di eleganza in un perfetto italiano un po' demodé; mai fuori dalle righe, sensibile e con un talento incantevole che ti fa amare i suoi personaggi (pur con nomi ridicoli) [SM=g27992] che ti incatenano.
Io che leggo molti thriller non ho mai voluto conoscere il finale; ebbene con Liala lo faccio, tanta è la smania di voler prevedere e gustare meglio la storia che si dipana in un intreccio davvero geniale.

Finito il libro ti accorgi che i personaggi sono entrati nel tuo cuore, ti sono divenuti cari.
Ora capisco come sia possibile quel successo di pubblico; e devo chiedere scusa per la mia "superiorità" intellettiva che mi faceva snobbare quella nobildonna piccola e fragile, amata ed osannata dal d'Annunzio, che scriveva con il cuore.

Mi chiedo, non è che nella nostra esterofilia ci scordiamo dei nostri autori ed esaltiamo i mediocri?





Ciao, non pensavo di leggerlo...
Dopo che sabato ho gustato a teatro Don Chisciotte, e aver fatto un sunto veloce, ora con piacere mi sto sorbendo le 1600 pagine con piacere e ridendo sui dialoghi tra Don Chisciotte e Sancho...

Grazie...
Lorenzo



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