OVUNQUE TU SIA

Rigami il volto
ma non graffiarmi
il cuore

-Ho bisogno
di un buon artista
per non morire dentro-

Modellami
così semplicemente,
d'argilla in nucleo
e d'anima fuori
e rendimi alla vita,
senza aspettarti
che poi ti riconosca.

NON TE L'HO CHIESTO
IO
DI FARMI NASCERE!

Comunque
...OVUNQUE TU SIA...
grazie...

Questa, carissima, e' un'autentica preghiera.

La tua e' un'anima nobile che cerca di darsi ragione di cio' che la vita decide per lei.

Vita?

Dio?

Conservare un credo in certe situazioni non e' privilegio e capacita' di tutti.

La frase in maiuscolo...quante volte l'ho detta e la dico...
per poi, come te, riuscire a pronunciarmi mentalmente anche la seguente.

Mi specchio e ritrovo te nella mia immagine.

Non per situazione ma per il pensiero.

Ti ammiro moltissimo, cara, non solo perche' sei amica di ci stimo moltissimo ma perche' hai una forza dentro che e' il tuo " pezzo forte "

Puo' bastare come commento.

Un abbraccio

Rebbuccia

Anche nella mia vita ci sono stati momenti nei quali ho pensato ed urlato come te, cara... e come Rebby.

Non conosco la realtà che stai vivendo, Giusy, ma Lui la conosce molto bene e ti comprende perfettamente.
Questa tua bellissima e commovente preghiera l'ha ascoltata prima ancora che fosse scritta, e ti ama immensamente...
Ti sta portando sulle sue braccia...
Conosci quello scritto (non so di chi sia, non ricordo) che lo dice?

Ti abbraccio forte forte, Giusy


aurora

Io do tutta una interpretazione diversa.
Il fulcro è la parola "rendimi": rendimi come il frutto: nocciolo dentro e polpa fuori. Rendimi cioè alla fruttificazione, dopo l'amore.
Lo vedo un inno all'Amore, a colui che potrebbe impollinare il fiore, a colui che potrebbe partecipare, quale artista perché è difficile, a questa intra/presa in atto, e che l'avverte in potenza nel suo mondo, un potenziale Esserci nel mondo mondano e non in quello iperuranico del divino.

Se fosse rivolto al divino l'invito, sarebbe occorso un verbo diverso dal farmi svezzare, cioè dal rendimi...ciò che promettesti allora, direbbe il Poeta. La vita (mondana).

In effetti,dolcissime Aurora e Rebby,pur potendo assumere la veste di preghiera...non è nata come tale,quanto come...riflesione ad alta voce-MOLTO ALTA voce-!Walter invece,ha colto il punto in cui il calice si rompe in mille pezzi.
"e rendimi alla vita" costituisce infatti il punto in cui tutto converge.Viviamo immersi nell'Amore,che lo riconosciamo o no è la forza che ci nutre,che ci spinge a sognare e a lottare per realizzare poi l'immaginato.E' un inno,sì!A quella parte di noi che non si rassegna a morire nonostante le avversità,i tradimenti,i fallimenti.Perchè siamo nati per portare frutto,in un tempo promesso che non sempre ci è dato di sapere,ecco perchè soltanto un buon artista riconoscerà l'opera compiuta in un blocco non ancora scolpito,e parteciperà al nostro divenire.verremo alla luce un poco per volta,anche e soprattutto grazie a tutte le traversie vissute,e proprio in virtù di esse riusciremo a dire grazie.

grazie a voi di esserci.