ormedelcaos
00mercoledì 8 ottobre 2008 11:42
Ottobre
Ottobre. C’è freddo, c’è brina, quest’anno le castagne e poi noi
sul muro un po’ più di lato, scostati alle intemperie, ai freddi. D’inverno
c’è neve mentre ora solo le foglie cadono. E lo fanno con delicatezza
senza approssimarsi alla folla, che nel frattempo si prepara ai morti.
Ai crisantemi bianchi.
Ottobre è anche una cavalcata, è un odore di mosto, se vai pei campi,
e l’acre del camino acceso indica la casa, un po’ più in là del fumo.
................
ci ho provato, anche se non prediligo il tema nel comporre.
ginevra67
00mercoledì 8 ottobre 2008 20:52
però...
è meravigliosamente tenera,morbida,fluida,c'è tanto calore nelle immagini che descrivi ed uno sguardo pieno di vita e d'amore su tutto quello che ti circonda,ma soprattutto come sempre...TANTA,MA TANTA POESIA.
le foglie cadono, e lo fanno con delicatezza
senza approssimarsi alla folla
e l’acre del cammino acceso indica la casa, un po’ più in là del fumo.
C'è un tocco così leggero in questi versi.ed è davvero,un bellissimo...Ottobre.un grande abbraccio.
auroraageno
00mercoledì 8 ottobre 2008 20:58
Sono d'accordissimo con Giusy!!!
Bravissimo, Walter...Ci hai provato e ti è riuscito benissimo.
C'era forse da dubitarne? Grazie mille, caro.
Se vuoi puoi scriverne altre su ottobre; solo se te ne viene l'estro, se lo desideri, chiaro!
Un bacione
aurora
ormedelcaos
00giovedì 9 ottobre 2008 10:13
Che belle parole le tue, cara Giusy. Ti abbraccio commosso.
Così come, con altrettanta commozione, abbraccio calorosamente Aurora.
Vi ringrazio di cuore.
walter
ViolaCorsaro
00giovedì 9 ottobre 2008 23:15
Mi è piaciuto questo tuo nuovo parto Walter, seppur figlio di un'improvvisazione, è bello ognitanto sconvolgere i propri canoni compositivi in modo proprio da trovare una migliore collocazione sopra al proprio "positum".
Il verso finale poi è una vera gemma che brilla per originalità.
Cari saluti
Violacorsaro
Rebby.
00venerdì 10 ottobre 2008 20:18
Beh...meno male che non ti ispirano le poesie a tema!
Si sente il suo profumo, nell'aria
cosi' come quello del mosto e delle risa dei contadini a festa per la vendemmia.
E braa la mia ormina...
Bacio bacio
Rebbyna
sei di nove
00venerdì 10 ottobre 2008 23:50
malgrado il tema sia una vera trappola per topi(l'autunno, il viale del tramonto etcc) per la facilità che implica nel cadere nella retorica, sei riuscito a scrivere dei versi meravigliosi, pieni di simboli, veri e propri banchetti per la mente, per la riflessione, dislocati e snodati in maniera fantastica, in un crescere di immagini per arrivare a quell'ultimo, stupendo, verso, dove al di la del fumo c'è la casa, il ristoro, il rifugio alle intemperie, della vita e (forse)della ragione.
molto bella
lazharus
00sabato 11 ottobre 2008 21:33
Non mi sorprende!
non esiste l'improvvisazione nè la "trappola" del tema perchè da quel gran poeta che sei non ci si può aspettare che meraviglie e questa è l'ennesima Walter-ata
Sempre più ammirazione
Lazzaro