Nel giardino,ornamento pacchiano
party serale della mia vicina di casa,
c’erano lacchè vestiti da pinguini
urlatori con sottofondo di sferraglie
galoppini cuochi incatenati a barbecue
Signore al tramonto con albe dipinte sui visi
macchinisti untori politici
ragazze incipriate con la R moscia
preludio apertura trasognante al duro
Tutti con fare Ciambellano
srotolavano e ripassavano armonie sociali
in contesto umano da reazione chimica
ma si sa il danaro ha potere d’eleggere
cani porci iene e sciacalli a fautori
di galateo e sciamani di pace
Avevano appena iniziato a tritare verità
e relazionare ipocrisie torchiate
quando le stelle sono diventate nere
e due lampi disertori all’avamposto
e in retroguardia ai tuoni,gong a nuvole
precipitate grandine sui commensali
subito a dileguarsi sgraziati alla sassaiola
Io dalla mia finestra,da ateo razionalista
finalmente ho percepito mistico messaggio celeste
richiamo a umiltà smarrite in arroganze
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Da:Destini E Presagi
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