PENSA

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ginevra67
00venerdì 17 ottobre 2008 22:04
Ridi pure
di questo sgretolarsi d’anima
di questo darsi in briciole

su quella fetta di mondo
che profuma di petali
tra rami contorti
che volgono al tramonto
di quel ristagno
che spegne ogni decoro.

“Pensa
aspetto il marito di mia madre”
auroraageno
00venerdì 17 ottobre 2008 22:31

Mia carissima Giusy...

questa poesia così bella mi giunge, alla fine, come un pugno.

E mi chiedo se tu ti rivolga a te stessa o ad un'altra persona.
Perché è... tragica, così come mi parla.

E' gemito e può benissimo essere un interiore urlo di disperazione.

Scusami nel caso non avessi capito niente, Giusy...
Ma così, come la sento, mi fa tanto male al cuore

Ti abbraccio stretta

aurora

ginevra67
00venerdì 17 ottobre 2008 22:46
sì,ad un'ipotetica altra persona che vive in una realtà che ormai si fraziona al punto tale, da perdere ogni identità.
confusione di ruoli,che forse potrebbero anche andare bene dato che si adattano al rapido mutarsi della società, ma che lasciano un pò d'amaro se sono i più piccoli a pagarne le conseguenze.
anche se non vissute sulla mia pelle ho visto ferite che non si rimarginano mai,nell'assoluta indifferenza degli adulti che nel sacrosanto diritto di essere felici,si dimenticano che anche le vite che hanno messo al mondo reclamano quello stesso diritto.
spero non sia stata troppo dura,se così fosse mi scuso,ma il dolore degli indifesi lo sento come un pugno in pieno stomaco.
ti abbraccio forte,cara Aurora [SM=x832007] buonanotte.
auroraageno
00venerdì 17 ottobre 2008 22:53

Buonanotte, Giusy... e grazie!!! [SM=x832007]

aurora


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