Passano lente le stagioni
l’estate arroventa la lapide
l’inverno la gela
e sotto le ossa
a secondo,bollite o in tremore,
è un figlio cadavere
coi suoi teneri anni spezzati
da un assassino spietato
ora in prigione su scie di benefici di legge
ha speranza concreta di vita normale
mentre i genitori della suddetta salma
hanno perdurante morte nel cuore
e i fiori quotidiani alla croce
servono solo a rinvigorire dolore
a lucidare memoria che non vuole ossidare
-Giudici e pacifisti
imbonitori del male a loro distante
specialisti del maquillage assassino
sono ben pronti a perdonare la cronaca,
si perchè per loro è solo granello di storia distorta,
ignari dell’eterna notte scura
di chi un figlio s’è visto ingiustamente
sottratto,
la stessa Chiesa avalla allevio di colpe
delegando al cielo premio idilliaco al soppresso
ed eccesso di caldo in angusto ambiente
a chi omicidio commise
ma il tutto senza straccio di prove
-Spesso ai due genitori è facile imbattersi
in raro ritaglio di svago dall’ormai mestiere
d’ossessivo ricordo
nel sogghigno sberleffo
dell’ormai sdoganato colpevole
e tal visione è coltello a infierire
su ferite che nessun sole ha cicatrizzato
-E’ troppo facile gettare a caso del miele
in pretesa d’addolcirle
su anime che l’ingiustizia
ha reso cancrena
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Da:Avanguardie Irriverenti
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