Schiaffi di gelido vento
sotto nere nuvole
basse,compatte
immobili,
solo una palpebre di sereno
con occhio di fuoco
dilania rasoio di luce
a voler sbarbare la terra
da alberi ispidi e spogli,come spennati
in questa degradata periferia
con velo d'incensi
di ciminiere a stordire
anime che nel lavoro estorto
trovano appena l'alibi
di firmare a stento la vita
-Mangiatoie da ingrasso
i centri commerciali
ricchi di pasture compresse
celano cattività
alle bestie cariche,
gonfie faticheranno
a rientrare alle tane
attesi da prole
nervosa,affamata
-Più in là una bava argentea
porta a galla,intrecciate
salsicce di pesci,
il mare
condito verde raucedine
ove si specchia da lontano
in alto a una croce
un Cristo sofferente
costretto a fare da arbitro
a teppisti che giocano a calcio
e a ogni fallo non dato
col galateo sbagliato
lo chiamano ad alta voce con
davanti al nome
.....porco e mai Signore
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Da:Pietre E Utopie
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