PIAN DELLA TORTILLA di JON STEINBEK

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il Poeta 1
00sabato 12 dicembre 2009 19:51
PIAN DELLA TORTILLA di JON STEINBEK

Danny, tornato dalla guerra apprese d'aver ereditato due case.

Fu sconvolto per la responsabilità d'annegarla nel vino...
Ritornando da brillo all'usuale giaciglio sotto le stelle ebbe uno scambio di vedute con due pescatori da rimaner male...
Si sfogo rompendo vetri di finestre, un vigile lo arrestò.
Danny nella prigione di Monterey si trovava quasi sempre solo così che cominciò a giocare con le cimici...

- Tito Ralph, il carceriere, restò scandalizzato. Ma non poté dire nulla, poiché Danny non aveva incluso nell'affresco delle cimici, nessuna personalità del tribunale e della polizia...

Una sera che la prigione era vuota Tito Ralph entrò in cella da Danny con due bottiglie di vino. Un'ora dopo usci a prendere dell'altro vino, e Danny uscì con lui...
Andarono da Torrelli e vi si trattennero a bere vino fin quando non li gettò fuori.

Danny allora andò nella foresta e si addormentò tra i pini, avvolti da garze di nebbia che pendevano a guardia ai limiti di Monterey.-

-Al mattino incontrò l'amico Pilon: < Pilon, amico mio, compagno, dove vai così di furia?>...
Pilon lo attese. Danny: < Ti ho cercato, mio angelo di amico... ho qui due bistecche di maiale e tanto pane bianco profumato. Partecipa alla mia abbondanza, Pilon, tesoro >.
Pilon, offri la bottiglia di brandy, e Danny si porto la bottiglia alle labbra e bevve e fu in sogno fino a che Pilon non lo tirò per un braccio.
< Questo, > Danny disse, < Mi fa venire in mente la storia di un tale che aveva due case di tolleranza...>.
S'interruppe e spalancò la bocca.
gridò. .
< Sicuro, ed è strano... Per anni e anni non ho avuto casa. E ora ne ho due. Non posso dormire in due case >.
Pilon odiava lo spreco: < Perché non l'affitti l'altra casa? >.
< Ma a chi affittarla? >, fece.
Pilon disse: < Affittala a me. Ti darò dieci dollari il mese >.
< Quindici >, disse Danny. < È in buone condizioni. Vale quindici >.-

-.Danny divenne un grand'uomo, dando in affitto una casa; e Pilon si elevo un gradino sulla scala sociale.

È impossibile dire se Danny si aspettava sul serio di riscuotere una pigione, o se Pilon pensasse davvero di pagarne una...-

- Pilon incontrò l'amico di bevute Pablo: < Non sei stanco di dormire nei fossi, senza amici e solo? >.
Convenne Pablo: < Già, non lo nego >.
Pilon afferro la palla al balzo: < Non hai che da pagare quindici dollari al mese...>
Disse Pablo: < Magnifico! >.
Pilon sospirò di sollievo, pur sapendo che non avrebbe pagato mai la pigione.
Se Danny gli avesse chiesto del denaro, avrebbe risposto: < Pagherò quando Pablo mi paga >.-

C'è quieta gioia, nel mattino assolato.
Brilla la rugiada sulle malve, e ogni foglia ha un gioiello che la abbellisce...
L'ora non è di fretta, non di traffico. Lenti sono i pensieri, e nella lentezza profondi, dorati.

In pantaloni azzurri e camicia azzurra camminavano Pablo e Pilon... poi si sedevano al sole sugli scalini del portico, e ascoltavano gli squilli di tromba dei pescivendoli che salivano dalle strade di Monterey...
Disse Pablo: < Chissà come saremmo ricchi se tutte le gocce di rugiada fossero diamanti! Potremmo ubriacarci dalla mattina alla sera >.
Ma Pilon, che aveva su di sé la maledizione del realismo, osservò: < In tal caso sarebbero privi di valore, e uno non se ne farebbe nulla. Il vino, invece, costa sempre quello che costa... -

Dopo il riposo della mattina, lentamente s'avviarono alla casa dell'amico Danny.

Egli li accolse con sovrana indolenza.
< Ai, amigos >.
Pilon e Pablo si tolsero cappello e scarpe. Danny tirò fuori un sacchetto di tabacco e cartine, li passò a Pilon.
Pilon, disse: < Cornelia Ruiz ha dato una coltellata al messicano nero >.
< L'ho saputo >, disse Danny.
Intervenne, con acredine, Pablo.
< Ah, queste donne >, disse.
< Sono bestie pericolose >, disse Pilon …
Danny: < La signora Morales, la mia vicina è una donna amabile... mi piacerebbe farle un piccolo regalo, una scatola di canditi...>.
Guardò in modo significativo i suoi inquilini, ma non ebbe nessuno dei due risposta.
< Mi basterebbe un dollaro >, insinuò.
Rispose allora Pilon: < C'è Kee il cinese che secca calamari. Potresti nettar calamari per lui, una mezza giornata>.
Di rimbalzo Danny osservo: < Non sarebbe molto bello per uno che possiede due case nettar calamari. Ma forse se potessi riscuotere un po' della pigione... >.
Pilon scattò in piedi offeso.
< Sempre la pigione >, gridò. < Tu vorresti buttarci sulla strada, a dormir nei fossi, mentre hai un letto morbido per te >.
E in tono irato: .
Partì... Pablo chiese: < Dove troveremo questo denaro? >.
< Non lo so >, Pilon rispose. < Può darsi che Danny non ce lo domandi più >...-

Trovarono sbracato in un fosso, mezzo morto, Gesù Maria, ubriaco...
< Amigo Gesù Maria! Che stai male? <.
< Solo questione di sbornia, mormorò. E si rizzo sulle ginocchia. < Bevete, amici>, disse.
< Prendete e bevete. Ce n'è per tutti >.
Gesù Maria era umanitario; aveva sempre bontà calda nel petto. Si schiarì la gola e sputo.
< Porgimi da bere> disse. < Ho la gola secca, poi vi racconterò...>.
< Andiamo Pablo, portiamolo a casa nostra...>.-

E così affittarono l'uso della loro abitazione per quindici dollari al mese...

Pablo aveva comprato un cero da portare a San Francesco, ma si era dimenticato di portarlo in chiesa. Entrati in casa fu acceso.
Gesù, volle dimostrare di non essere brillo eseguendo una danza travolgente...
E il vino calò nella fiasca che non ne potevano più dal sonno che s'addormentarono.
Morì il fuoco. Solo la candela per il santo alzava e abbassava la sua fiamma con rapidità.
Tendeva la candela ai cieli la sua lancia di luce, come un artista che si consuma per rendersi divino. E diventava sempre più corta. Si levò un vento fuori e per le fessure delle pareti s'insinuò nella stanza...
Dal cielo, santi e martiri assistevano inesorabili. La candela benedetta. Apparteneva a San Francesco.
< Pilon! > urlò. < Pablo! >. Strappo i suoi amici dal letto...
Fuori si fermarono a veder la casa andar in fumo...-

Danny, lasciatosi andare a un momento di collera convenzionale contro la negligenza dei suoi amici, aveva poi compianto la qualità transitoria della proprietà terrena che tanto più stimabile rendeva la proprietà spirituale. Era infine scivolato nel suo sentimento più vero, il sentimento di essersi sbarazzato d'un peso.
< … I miei amici cominciavano a esser freddi con me per il denaro che mi dovevano. Ora potremo tornar franchi e felici nei nostri rapporti... Ora avrebbe potuto essere di nuovo il Danny che tutti amavano, cercato per compagno da chiunque si trovasse in possesso d'un gallone di vino o di un pezzo d'arrosto!


Romanzo meraviglioso che insegna a conoscersi, amare, capire il prossimo e intuire il comportamento erroneo del vivere...

Pontiggia Lorenzo
il Poeta marylory

il Poeta 1
00domenica 13 dicembre 2009 14:45
'Skorpio', 13/12/2009 13.55:

Sinceramente me lo ricordavo diverso soprattutto il finale, ma forse è la maniera in cui l'hai steso che non permette chiarezza...questo Danny muore o no?
Perchè così non si capisce mica tanto bene... [SM=g8950]




La recensione... analizza e presenta i valori dello scritto, lasciando al lettore di gustarsi le pagine arricchendosi senza svelare il compimento della storia...

Ciao e grazie...
Lorenzo
il Poeta 1
00domenica 13 dicembre 2009 17:04
il Poeta 1, 13/12/2009 14.31:

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La recensione... analizza e presenta i valori dello scritto, lasciando al lettore di gustarsi le pagine arricchendosi senza svelare il compimento della storia...

Ciao e grazie...
Lorenzo

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Ringrazio te per la risposta!
Sì, trovo più che giusto stimolare la curiosità del lettore con queste tue che più che semplici recensioni mi ricordano dei trailer cinematografici!
Però come accade talvolta guardando tali trailer, si può ricevere un'impressione sbagliata e farsi di conseguenza sbagliate aspettative sui contenuti poi proposti effettivamente;
qui per la precisione il mio appunto era che, messa così, sembrerebbe che il fulcro della storia cada sull'incendio alla casa (e così effettivamente è) però manca totalmente il motivo di tale incendio, sia quasi sia scoppiato in modo accidentale...solo questo.
Un ottimo autore comunque!

Con grande simpatia
auroraageno
00domenica 13 dicembre 2009 17:13

Dev'essere molto bello!

Ti ringrazio tanto, Lorenzo!

Un affettuoso saluto

aurora

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