Giocano spensierati
i bambini all’ombra
nei parchi
e il loro vocio
fa impennare
i vecchi
seduti alle panchine
sfiancati
dagli anni
e recuperano il capo
pesante
che il collo sfibrato
tenta di vendere
alla terra assetata
Il flash degli occhi
cattura la luce
all’anima
che s’irradia nel ricordo
osservando
ingenue effusioni
di giovani amori
che con le bocche
si spartiscono l’eccesso
di caldo
tra le gelosie pigre
di un cane
che in un abbaiare
coglie anche l’utile
di atterrire le mosche
Le mani fanno da spugna
al sudore
che cerca rigagnoli nuovi
sulla geografia mutata
della pelle
Si avverte nella calura
dell’aria che oggi
non è soltanto
l’infuocato tramonto
di un giorno
...due ciglia vicine
pesanti stanno
chiudendo
al roseo orizzonte
l’ultimo sguardo
atteso in un letto
nuovo
....di zolle.....
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Da:Voci scomode
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