Spugne di vizi
di più padroni,
sputacchiere di zitelle,
sipari di puttane,
isonorizzatori d’insulti,
cani di mille richiami,
candele d’emergenza
passamano nel buio
di tetre coscienze,
uccelli liberati
in gabbie labirinti
nelle notti dei giorni
dietro esche di duro pane
ruzzolante su scale
-Guardiani di minacce in festa,
factotum tra giochi e panchine
crocifissi a lancette d’orologi
-Sorveglianti di loculi
rosicchiati dal tempo a retromarcia
-Due giorni di ferie,il paradiso
una gemma col loro nome
su ramo evaso dal recinto
il riscatto
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Da:Avanguardie Irriverenti
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