Palingenesi

Macerie. Becere.
Macere. Di me.
Intimi umori
Le infiltrano:
un
impasto
di sesso
e cecità.

Macchinazioni.
Macchinalmente.
Fato fatuo
eppur pesante.

Un viaggio
Dentro una
molle caverna.
Urna? Grotta.

Alacri corvi
le briciole
lasciate
una dopo
l’altra
e la Via
del ritorno
smarrita.

Poi
Versi:
Canicole
e milioni
di scale.
Una statua.

Frammenti
cocci
Versi
riparatori
collante.

Anni di
mezzo.

Li sento come tanti flash. Inducono a riflettere... ma sentendomi affacciata sulla tua anima, ascolto piena di rispetto...

Aurora

Ed il rispetto è sentito e ricambiato. Flash, macerie, resti. Fossili. Anni di mezzo.

Vertigo.

Ciao poeta Vertigo! Che bella sorpresa, anche se non proprio inaspettata dopo il nostro saluto, trovare tue poesie da poter leggere oggi!

Questa io la leggo colpita, mi sento raggiungere da colpi al cuore... La tua cadenza è d'effetto ed è molto interessante. Bella poesia!
Ciao

Sole

Ciao Sole e grazie del commento lusinghiero. Grazie del poeta, ma non mi si addice . Mi fa piacere che queste parole peregrine ti abbiano colpita. È come entrare in sintonia attraverso un testo.


Vertigo.