Rebecka
00sabato 22 ottobre 2005 08:22
Nel riflesso di Marte
lambiccarsi il cervello
rapita dai sensi
i pensieri mi aprono roventi ferite
vortici son pronti ad ingoiarmi la mente
per assurdo diventata il cibo
di chi veloce nella notte si muove,
ogni mio lamento e spasmo
ogni sospiro e tremore
ogni bagliore e terrore
muta veloce in ambrosia,
il cibo del Senza Nome
per assurdo mi trovo lo spazio
tra pieghe di lenzuola imbevute di rabbia
ho bruciato la salvia
incendiato pavimenti di ambra
stanotte t’aspetto armata
varca la soglia e sei morto,
sigillerò nuovamente il tuo Non Nome,
nel ventre dell’Inferno
aspettano il tuo ritorno.
paranoimia
00sabato 22 ottobre 2005 12:09
Mai fare arrabiare una donna... bellissimo e inquietante biglietto da visita, Rebecka! Felice di leggerti anche qui e di vedere splendere in queste pagine anche i tuoi gioielli.
Grazie :))
Lorenpara