Piperthree
00venerdì 16 dicembre 2005 00:11
Sciando alle mie voglie
accogli le mie labbra, morbidamente,
coraggiosa d’abbracciare
lo scoppiettio delle mie braci:
sono carta e non lo sai ancora,
sono carta che da sola
s’incartoccia, al vivere.
Smarrisci, smarriamo, intensi
densamente come viole sparse
su un divano, confusi e occlusi
nelle mani mentre s’accapigliano
le voglie, scoccano, s’adescano...
negli odori nuovi della pelle.
Finemente, caldamente particelle
siamo: vapore acqueo
levatosi leggero da un connubio
di stato, da un Danubio
d’amore noi predoni di passione,
scongiurando l’aria fredda
che ci muti in nube, in precipitazione.