Grazie, Hunk carissimo, apprezzo tanto che tu mi abbia letto e abbia
commentato!
Sai, sono d'accordo... perché vi son lacrime e lacrime, pianto e pianto;
e l'insensibilità non è per nulla sinonimo di virilità!
Una piccola nota per chiarire appena un pochino il mio pensiero:
nel pianto sincero di profonda commozione, non per orgoglio o per rabbia, si viene come liberati, spogliati, da tante sovrastrutture, da tante autodifese che ci siamo costruiti, e che altri ci hanno aiutato a costruire sin da piccoli (non piangere, sei un uomo; intendendo spesso dire: un uomo non manifesta debolezza, non si lascia andare, ecc.).
E nella nudità interiore si è nella condizione privilegiata per
accogliere l'amore di Dio, si è nudi, in quei momenti, senza tante difese soprattutto davanti a lui.
Anche per questo c'è commozione in terra e in cielo, quando piange un uomo.
Poi, rimane vero anche quello che ha detto Walter.
Ciao Hunk, permetti un abbraccio?
aurora