Che bello!
Carissima Lorena,
hai scritto questo pezzo un bel po' di tempo fa, ma io l'ho gustato ed ha il sapore del nuovo, del fresco con tutto il profumo delle belle e buone cose del passato e delle tradizioni.
Mi hai riportato alla mente un tempo che ho vissuto anch'io, quelle gite, quelle passeggiate nei boschi la domenica pomeriggio oppure durante la settimana con la maestra e i compagni di classe.
Come pungevano quei ricci, che fatica estrarre le castagne lucide e marroni!
Oggi, in autunno (non ora, è ancora estate), le si compera al supermercato o dal fruttivendolo e si cuociono a casa nel forno o bollite con qualche foglia d'alloro. Quanto sono buone!
Da molto tempo, però, non mi capita di gustare quelle che vendono i caldarrostai, ma ricordo bene il calore del cartoccio tra le mani e il profumo che sprigionavano quando vi si avvicinava cautamente il viso per odorarle.
Grazie Lorencara, ti abbraccio affettuosamente