auroraageno
00venerdì 16 novembre 2007 14:04
Questa sera, io almeno
A meno che messer L'Imprevisto
d'improvviso bussi alla mia porta
questa sera nel mio studio scriverò
alle nove il computer spegnerò
e mezz'ora dopo sarò nel mio letto.
Quale segreto interludio
nella sinfonia del riposo
in piena notte mi sveglierò
per casa mi aggirerò in vestaglia
come quieta ombra silenziosa.
Ci saran pensieri a farmi compagnia
e una sigaretta accesa brucerà
nel buio freddo della notte.
Questa sera come ogni sera sarà
l'attesa fine di una giornata...
almeno per me, questo avverrà.
aurora
16 novembre 2007
ormedelcaos
00venerdì 16 novembre 2007 16:25
C’è un cuore che batte ancora e che, silenziosamente, è stato messo al buio, o nel buio del suo mondo, tra un letto ed un pc. Un Cuore che ancora arde di passione ma che ora è acceso solo ad, e da, una sigaretta nella notte, nell'interludio di una sempre identica sinfonia: l'attesa fine della giornata.
Quanta tristezza c’è in questa tua poesia, carissima Aurora, scandisce un pathos del non esserci, pur essendoci in questa vita, dagli altri abbandonata.
Ti abbraccio forte forte.
walter
auroraageno
00venerdì 16 novembre 2007 20:53
Sai, Walter... non mi ero resa conto che esprimesse tanta tristezza.
Sorridevo, scrivendola.
Tu sai cogliere anche quello di cui io, al momento, non sono consapevole appieno.
Ti ringrazio tanto, Walter caro, e con tutto il cuore, dell'affetto
che mi esprimi...
Ti abbraccio
aurora
ormedelcaos
00sabato 17 novembre 2007 08:12
Sono contento che ridevi mentre la scrivevi, io a leggerla mi ero intristito molto.
Buon giorno Aurora, e ogni bene!
walter