Ritmo tribale

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Rebby.
00mercoledì 1 ottobre 2008 22:25


Carezzami una nota che dall’ugola si assenta.

Per te, io cantero’
con la mia voglia e cuore
e in quei secondi d’iride
vedrai me e le mie dita.

Toccami il si bemolle che non mi cada a terra
che ora so che canto e so cosa cantare.
ormedelcaos
00giovedì 2 ottobre 2008 08:48


C'è tanta sicurezza, quasi spavalderia, in questa tua che(ormai) cammina da sola. Va, va così, se vi pare, sembra tu dirci, molto contenta, qui.
E come non darti ragione?




bandaWARUMO
00giovedì 2 ottobre 2008 10:14
(In effetti ho sempre notato in Rebby questo tipo di sicurezza. Nelle poesie, nelle repliche e nei commenti. Beata lei: la invidio).



Toccami il si bemolle che non mi cada a terra
che ora so che canto e so cosa cantare.
[SM=x832015]










Rebby.
00giovedì 2 ottobre 2008 10:35
Sono felice che vi sia piaciuta ed aspettavo per certo il commento positivo di Walter: sai come si dice, no, " conosco i miei polli ":-)

La sicurezza di cio' che si sente e di cio' che si dice arriva da una faticosa maturazione interiore che riguarda la persona nella propria interezza.

Me la sono sudata, e molto.

La mia istintivita' e la mia implulsivita' diventano pregio ( per fortuna qualche volta lo sono...;-) ) quando devo stendere un commento o scrivere un pezzo perche' sono guidate da un'immediata e mozione.

Sicura...io...???

Dovevate conoscermi anche solo un annetto fa...: il dolore fa miracoli.

Un bacione ai miei cari colleghi di vita

Rebbyna
bandaWARUMO
00giovedì 2 ottobre 2008 13:38



Sai cara, starei attenta a definire Walter un pollo. Mai essere certi dei suoi commenti positivi. Potrebbe presentare la sua analisi da tutt'altro punto di osservazione e demolirti il testo in un attimo. E poi i polli.



:D
auroraageno
00giovedì 2 ottobre 2008 16:41

Una poesia che canta fiducia e forza, sì.

Molto bella, Carla. Mi rallegro tanto per questo momento positivo!

Ti abbraccio

aurora

[SM=g6094]


ormedelcaos
00giovedì 2 ottobre 2008 19:11
Re:
bandaWARUMO, 02/10/2008 13.38:




Sai cara, starei attenta a definire Walter un pollo. Mai essere certi dei suoi commenti positivi. Potrebbe presentare la sua analisi da tutt'altro punto di osservazione e demolirti il testo in un attimo. E poi i polli.



:D





No Banda, penso che noi non possiamo mai svalutare gli altri, ma cercare di tirare fuori da loro l’orgoglio e tutta l’arte che hanno, e, in tale veste, debba essere inteso un giudizio critico anche se negativo. Mai come fine a se stesso.
A Rebby le dissi che mi ero rammaricato quando aveva usato un mio giudizio in modo, per me, strumentale in altro topic. Forse non era sua intenzione, forse mi chiamava ad avallare una situazione, ma lo faceva in un contesto in cui non ne aveva proprio bisogno; in quanto le era totalmente favorevole. Perciò, e qui la mia lamentela, si traduceva il tutto in una banalizzazione di quello che con meticolosità avevo scritto di lei (che sapeva, cioè, creare i silenzi) dopo aver "ascoltato" il suo modo di poetare.
Noi mettiamo in gioco noi stessi con le nostre cose, e perciò non possiamo prendere, né essere presi, in giro. Il prendere in giro ha poi tante sfaccettature, di cui è meglio non parlarne.

Su questo forum ognuno ha modalità diverse di poetare, e proprio questa diversità facilita l’incontro e l’ascolto, evitando appiattimenti e monotonie, e predisponendo a migliorare, in quanto si è accettati da subito.
Ci si conosce, e come ogni conoscenza ingenera curiosità. I nostri veri modi di porci vengono mostrati solo dopo, in quanto inizialmente, vuoi per timidezza, vuoi per altro, non abbiamo quella nostra spontaneità che ci contraddistingue. E da cui la possibile incomprensione iniziale.

In questa fase sembra, almeno a me, che si sia ricostruito il tempo, e con esso il tempio dell’ascolto. La poesia ha qualcosa di noi, ma presenta sempre una sua oggettività, così come una statua o un quadro. Talvolta operiamo a martello, altra con punte fini, e lì che noi chiediamo l’ascolto. Lo chiediamo proprio in quella piccola o grande variazione che sembra aver incamminato le nostre parole.
Quello è il vero rispetto, il vero l’ascolto. Quando possiamo dire agli altri: Guarda hai cambiato passo, hai messo un bell’abito addosso.

Tu, piuttosto, quand’è che ci improvvisi qualcosa?


Rebby.
00giovedì 2 ottobre 2008 20:26
Re:
bandaWARUMO, 02/10/2008 13.38:




Sai cara, starei attenta a definire Walter un pollo. Mai essere certi dei suoi commenti positivi. Potrebbe presentare la sua analisi da tutt'altro punto di osservazione e demolirti il testo in un attimo. E poi i polli.



:D



Hehehehehehe...mai sottovalutare il nemico ;-)


Walterino...
la vita e' strana e spesso molte domande non me le pongo neppure.
Le precedo con una risposta.

Non mi importa soffermarmi sul passato ma su cio' che posso fare da adesso in avanti.

Il complimenti mi piacciono ma se dovessi scrivere una schifata vorrei che chi la vede tale me lo dicesse.

Ascoltare, osservare, anche non capire servono a crescere.
Non solo in poesia.

Grazie ad Aurora per il suo cgiamarmi col mio nome proprio nel farmi i commenti: cio' sta a significare che sta parlando proprio con una persona, con me, Carla e non solo con un nick.

Bacio bacio bacio bacio a tutti

Reb


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