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francamente la richiesta di concessione mi mette in imbarazzo, nel senso che, al momento che rendo pubblici alcuni dei miei scritti, ho la consapevolezza di"mostrare" quello che Letterato
definisce "somatismo espressivo" che pur postato, come dice, non ama condividere. Ecco, per me è l'esatto contrario. Se lo rendo pubblico, amo condividerlo e questo mio amore non si sottrae alla responsabilità dell'esercizio dell'altrui critica (quella del lettore)o/e del relativo commento.Anzi ne chiede la partecipazione e ne propone la condivisione.
Per quanto alla comprensione, penso due cose:
la prima è che, se colui che legge viene "catturato"(per così dire) dallo scritto, in una qualsiasi delle sue forme, allora una, seppur minima, funzione, lo scritto ha assolto. L'interpretazione di un ruolo attivo da parte del lettore comporta l'interrogarsi e il trarre dalla sudetta funzione, quello che più gli risulta congeniale (lo volge al sè).
La seconda cosa che penso, è che, per comprendere il nucleo del contenuto dello scritto, chi legge ha due possibilità:
o conoscere a fondo il soggetto estensore (nella sua storia, nelle sue emozioni, nel suo modo di pensare, di vedere la vita etc.)
o riesce a penetrare con la propria sensibilità, attraverso una lettura che non è quella di occhi e mente, ma quella di cuore e percezione , un'altrui realtà che si trasfigura in propria dimensione.
In questo modo, come in un effetto ottico (optical art)la mimesi si dirada e come folgore arriva l'intuizione (la comprensione)il senso dello scritto; con quell'impatto e quella forza, che ora qui non sono in grado di spiegare, ma che sono certo ognuno di noi ha provato e saputo riconoscere nel momento in cui si accende la scintilla. E' quello il momento della certezza della "chiave di volta" che apre le porte verso regioni che possiamo trovare + o - interessanti e che possiamo ritenere piacevoli o spiacevoli esperienze dileggere "qualcuno".
Spero con questo mio reply di aver dato qualche altro elemento di chiarificazione, avendo come unico obbiettivo la volontà di perseguire l'attuale scambio. Un ultima cosa, sul tempo. Più che spaziale, lo riterrei rarefatto, comunque Piper, hai colto uno degli elementi che sono quasi sempre presenti nei miei componimenti, tormento da cui non mi libero.
alla prox.
col