auroraageno
00domenica 29 agosto 2010 19:59
STRANO POTERE
Quale strano potere
è il tuo… amico mio.
Sol che mi parli vedo cadere
ogni velo… e resto solo io.
Per parlarti di me
son costretta a guardarmi…
è come aprire uno scrigno che
custodisce tesori… e fantasmi.
Ecco vedi… questi sono
gli azzurri turchesi,
il celeste perdono
che a piene mani io spesi…
Questi i rubini del mio sangue vermiglio,
ardente calore profuso senza risparmio…
pagati ciascuno con passione e scompiglio
di un’anima amante che tutta si dona.
Questi i verdi smeraldi
che fanno sognare…
mirando traguardi
cui non posso arrivare.
E gli opali cangianti…
li vedi e li ammiri…
sono i pensieri vaganti
tra il pianto e i sospiri.
Guardo i caldi topazi
dalla luce dorata…
rivedo gli occhi mai sazi
di chi mi ha divorata.
E queste le perle… oh, quante perle!
Ognuna una lacrima, ciascuna un dolore…
innocenza derisa, fiducia tradita…
per riscattar queste perle
non basterebbe una vita.
Desiderio di bene,
di pace e di gioia…
aspirando a giustizia…
bah… è ora che muoia.
Ma vi sono anche i diamanti…
come brillano… ora li vedo,
sono prove proclamanti
quanta forza porti un credo.
Affondo ancora la mia mano
in questo scrigno di tesori
non l’ho aperto certo invano…
ora tacciono i miei intimi clamori.
Ascolta dunque amico mio,
tu che sempre mi sollevi il velo,
questo zaffiro mi richiama a Dio…
il mio scrigno si riempirà di cielo.
Aurora Ageno
15 luglio 2000
michael-santhers-
00lunedì 30 agosto 2010 19:10
vorrei averla scritta io ma sono contento lo stesso,orgoglioso
di avere a che fare con anime di tale levatura...magnifica poesia..10+.......amen
auroraageno
00martedì 31 agosto 2010 15:25
Michael.... grazie. Grazie tantissime!
aurora