Piperthree
00venerdì 2 settembre 2005 23:59
Tutto quello che esiste
e che ancora insiste nelle mie vene,
che nei rami verdeggia di fresco
e fioco respiro al mattino, che serpeggia
inoltrandosi nel vento sbarazzino,
tutta questa fatica compiuta,
surrealisticamente muta,
vacillante e quasi perduta
da perdere o conservare
come un tappo di sughero;
tutto questo credo sbadato
e guardingo come l’occhio del coyote
mentre annusa il suo tronco.
Tutto quello che è stato, credo
l’ho già scritto sulle squame dei pesci
o sotto qualche panchina di legno,
qualche volta su una schiena amica
e in mezzo agli occhi di un gatto.
Tutto quello che sarà affiorerà
prima o poi dalle dita degli alberi
per ricadere e rinforzare.
paranoimia
00domenica 4 settembre 2005 20:07
Finchè ci sarà un autunno di sbadiglio, seguito da un inverno di sonno e da una primavera di risveglio
Finchè ci saranno danze di foglie ingiallite, di linfe disseccate, evaporate al fuoco del Tempo
Finchè ci saranno sussurri e grida di molecole ed atomi di elementi leggeri sbattacchiati qua e là da temperature ribelli, in gorghi dai nomi inventati da chi non li capisce...
Chissà, forse ci sarà un senso...
Piperthree
00lunedì 5 settembre 2005 00:00
RE
....until the end of the world......
....that world whith no end......but a big soul....
Amarganta
00venerdì 16 settembre 2005 13:28
....
....You were talking about the end of the world.... U2
Si...ci sarà un senso...