ViolaCorsaro
00domenica 14 settembre 2008 14:37
Una ferita aperta
il silenzio tra due onde
all'altezza delle labbra
non dire niente
siamo solo noi,
briciole di anima senza meta.
E sia acqua, sabbia e cenere,
sulle mie tracce
i sogni dell'alba.
ormedelcaos
00domenica 14 settembre 2008 19:21
È molto bella, delicata e profonda.
E poi quello slancio finale che la lancia in volo,
lasciandola lì.
Mi piace assai. E’ il senso della vita.
Il finale, a seconda della velocità di lettura, dà due sensazioni diverse. A me, almeno, è capitato. La prima volta ho visto l’ultimo verso lanciato in aria come una rondine. La seconda lettura l’ho fatta più lenta, e mi è rimasto ancorato al passato.
Per dire che siamo ai limiti della parola, laddove un semplice respiro, prima, o dopo, la lettura (dell’ultimo verso) fa mutare sensazione alle stesse parola nella percezione del lettore.
Grazie Mattia!
lazharus
00lunedì 15 settembre 2008 09:15
Le percepisco fluide le parole; i versi di questa poesia sono piccole onde che mi trascinano alla deriva del sentimento palpabile. Vi navigo sopra e dentro insomma.
Sebastiano
ViolaCorsaro
00martedì 16 settembre 2008 23:26
Vi ringrazio molto per la vostra lettura a questo abbozzo.
Un grazie di cuore.
Viola Corsaro